R: [Corsopoc] esonero o genocidio?

Michele Favara Pedarsi mik.fp@commentaria.com
Mon, 27 Jan 2003 13:54:59 +0100


Rispondo solo sul fatto di pubblicare le domande.
Secondo me è normale non pubblicarle e non lasciare che i compiti escano
dalle aule.
L'esame viene svolto come quelli della Cisco e della Microsoft alla
Sylvan Prometrics; ovvero esiste un pool di domande dal quale ne vengono
tirate fuori in maniera casuale un certo numero a compito... se le
domande uscissero fuori dalle aule, le persone andrebbero li' con le
risposte già in tasca, tant'e' che fanno firmare un documento di
riservatezza per garantire il corretto svolgimento dei test: se porti
fuori il materiale sei perseguibile a norma di legge.

Insomma, il fatto del documento e della firma del regolamento è un po'
eccessiva ed io sono uno di quelli che è arrivato li' incazzato nero
perché si era dimenticato la fotocopia ed ha dovuto fare i salti mortali
(fra l'altro mi è volata la patente dietro una recinsione ed un altro
po' mi ammazzo per riprenderla), però se noi facciamo i furbi...
d'altronde il prof in qualche modo dovrà fare.

Sono d'accordo con te invece se affermi che servirebbe almeno un compito
di test pubblico su cui calibrare la preparazione od almeno per avere
un'idea di cosa ci troveremo davanti... perché fa rabbia essere
preparati ed aver studiato e poi trovarsi disarmati davanti a domande di
quel genere.

Ciao

Mik

-----Messaggio originale-----
Da: corsopoc-admin@list.uniroma2.it
[mailto:corsopoc-admin@list.uniroma2.it] Per conto di Andrea De Santis
Inviato: lunedì 27 gennaio 2003 11.46
A: corsopoc@list.uniroma2.it
Oggetto: Re: [Corsopoc] esonero o genocidio?

Poi mi domando cosa c'è di male nel pubblicare le risposte, come fa ad
esempio
il prof. Braides di analisi II, addirittura qualche ora dopo l'esame!!!!